La Chiesa di San Gregorio Magno a Montelparo, eretta nel XVI secolo, è un monumento di notevole significato storico e artistico, voluto e finanziato dal cardinale Gregorio Petrocchini di Montelparo. L’edificio, progettato per occupare lo spazio del piano terra che un tempo serviva da base per il bastione di difesa della Porta da Sole, è un esempio di come le strutture difensive venissero adattate a nuovi scopi liturgici.
- Fondazione e Finanziamento
- Cardinale Gregorio Petrocchini: Il cardinale, originario di Montelparo, finanziò interamente la costruzione della chiesa con una spesa di 6000 scudi, esprimendo così il suo impegno religioso e la sua generosità verso la sua città natale. L’edificio venne aperto al culto nel 1615, tre anni dopo la morte del cardinale.
- Testamento e Lascito: Petrocchini istituì una prebenda con i suoi beni, destinando 6000 scudi per il mantenimento di un arciprete, cinque canonici, un sacrista e un chierico che officiassero la chiesa durante tutti i giorni festivi e la Settimana Santa. Inoltre, il cardinale dotò la chiesa di reliquie preziose e oggetti di culto, incluso il suo cuore, custodito in una capsula di piombo rivestita in legno.
- Architettura e Decorazioni
- Portale e Stemma: Il portale in pietra calcarea è decorato con lo stemma del cardinale, che presenta una torre e un elefante, simboli distintivi della sua famiglia e del suo status.
- Altare Maggiore e Altari Laterali: L’altare maggiore ospita una pala che ritrae il cardinale e i suoi familiari ai piedi di San Gregorio Magno, tra San Agostino e San Nicola da Tolentino. Gli altari laterali, ben conservati, sono parte integrante dell’arredamento liturgico.
- Abside e Rivestimento Ligneo: L’abside, dotata di un rivestimento ligneo che forma il coro con otto scomparti, include un seggio presidenziale. Le nicchie laterali del presbiterio, decorate in stile neo-classico del XIX secolo, accolgono statue di San Giuseppe e dell’Immacolata.
- Altare in Legno Dorato: L’altare, lavorato in legno dorato e marmorizzato, risale alla prima metà del XIX secolo ed è un esempio di abbellimento liturgico di quel periodo.
- Via Crucis: I quadri della Via Crucis, realizzati dalla bottega fermana del Troiani nella seconda metà del Settecento, sono noti per la vivacità dei colori e l’energia espressiva.
- Cantoria e Campanile: La controfacciata presenta una cantoria con parapetto ligneo policromato. Il campanile a vela, situato sopra la sacrestia, ospita tre campane, inclusa una campana nolana del 1354 proveniente dal castello di Bucchiano.
- Eventi e Distruzione
- Incendio del 1745: Gran parte dell’edificio fu distrutto da un incendio doloso nel 1745, danneggiando gravemente gli interni e parte del patrimonio artistico. Nonostante ciò, alcuni elementi significativi dell’architettura e delle decorazioni sono stati conservati e restaurati.
- Conservazione e Ricordi
- Sacrestia: Nella sacrestia, un ritratto a olio su tela del cardinale Petrocchini ricorda il fondatore e il suo legame con la chiesa.
La Chiesa di San Gregorio Magno rimane un importante punto di riferimento per la storia locale, riflettendo il contributo del cardinale Petrocchini e l’evoluzione architettonica e artistica della città di Montelparo.
