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Il Castello del Cassero, situato in una posizione strategica nelle Marche a Camerata Picena, fu costruito a partire dal 1377 per volere del conte anconitano Nicolò Toriglioni. Toriglioni, un nobile di grande rilievo che ricoprì l’importante carica di ambasciatore di Ancona presso Urbano IV, possedeva numerose proprietà terriere nei dintorni del castello. La costruzione del Cassero fu motivata da ragioni militari, in quanto permetteva di stabilire un efficace sistema di comunicazione visiva con altre fortificazioni vicine. Dalla sua torre maestra, era possibile avvistare Rocca Priora a nord, Camerata a ovest, Castel d’Emilio e Agugliano a sud, e Paterno ad est.
Originariamente, il castello presentava una pianta quadrata con tre torri strategicamente posizionate: due lungo l’asse Sud-Est/Nord-Ovest e la torre maestra verso Sud-Ovest. Le torri e le cortine murarie erano merlate, e l’accesso avveniva attraverso un robusto portone situato nella torre di guardia. Il sistema difensivo era potenziato da piccole troniere collocate in punti nevralgici, garantendo una protezione efficace contro eventuali attacchi.
Nel corso dei secoli, il castello rimase di proprietà della famiglia Toriglioni fino al XVIII secolo, quando venne suddiviso tra vari proprietari. Il sottosuolo del castello è caratterizzato da un intricato sistema di grotte e camminamenti, costruiti in mattoni e abilmente progettati con colonne laterali che confluiscono in un soffitto a volta. Questi sotterranei, tuttora parzialmente sommersi dall’acqua, aggiungono un ulteriore livello di fascino e mistero alla struttura.
Nel tempo, il castello ha subito diverse modifiche: delle antiche merlature guelfe resta solo quella della torre maestra, e le cortine murarie sono state abbassate rispetto alla loro altezza originale. Nonostante queste alterazioni, il Castello del Cassero conserva ancora il suo imponente aspetto medievale, testimoniando la sua lunga storia e l’importanza strategica che ebbe nei secoli passati.