L’area archeologica di Cupra Marittima, situata lungo la costa marchigiana tra Pedaso e San Benedetto del Tronto, documenta una lunga e ricca storia, testimone della presenza della civiltà picena e delle influenze etrusche e romane. Oltre a reperti risalenti al Neolitico (V-IV millennio a.C.), vi sono tracce di antichi insediamenti abitativi e necropoli, testimonianze del periodo di sviluppo della civiltà picena.
Un momento cruciale per la zona fu la fondazione del santuario dedicato alla dea Cupra, associata a Hera per i Greci e a Uni per gli Etruschi. Questo luogo sacro aveva un’importante funzione emporica, favorendo lo scambio di merci e culture. Sebbene la posizione esatta del santuario rimanga sconosciuta, è noto che fu ricostruito dall’imperatore Adriano nel 127 d.C.
Dopo la Guerra Sociale, Cupra Marittima divenne un importante centro amministrativo romano, con numerosi edifici pubblici e privati, tra cui il Foro, il Capitolium e varie ville. Scavi recenti (2022) hanno riportato alla luce frammenti di colonne, decorazioni e resti di un grande tempio di epoca augustea, con significative ristrutturazioni nel II secolo d.C., confermando l’importanza storica e culturale di questa area archeologica di Cupra Marittima.
Il sito è aperto solo su prenotazione.
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