L’abbazia dei SS. Flaviano e Biagio a Monterubbiano, fondata nel 1271, rappresenta un importante esempio di patrimonio architettonico e religioso. Originariamente situata nelle piane dell’Aso, in contrada Badia, la chiesa badiale di San Flaviano fu trasferita all’interno del paese, dove i monaci benedettini farfensi iniziarono a operare. Tuttavia, non sono disponibili documenti dettagliati sulle loro attività e opere durante questo periodo.
Nel 1811, con la soppressione degli ordini religiosi imposta dal governo napoleonico, i benedettini furono costretti a lasciare il convento. Con il ristabilimento del governo pontificio nel 1816, la diocesi di Fermo riacquisì il controllo dell’abbazia. Le informazioni su questo periodo di transizione sono limitate, e gran parte delle notizie provengono da fonti locali come il sacerdote don Leonello.
La forma planimetrica dell’abbazia è stata ricostruita basandosi sul perimetro della particella catastale, che fornisce indicazioni preziose sulla disposizione originale dell’edificio e delle sue strutture. Attualmente, è sottoposta a tutela dalla Soprintendenza ai Beni Architettonici delle Marche, che riconosce l’abbazia come di “interesse particolarmente importante”.
Oggi, l’abbazia continua a essere oggetto di studi e ricerche per meglio comprendere il suo passato e preservarne il valore storico e culturale. La documentazione e le fonti disponibili rimangono essenziali per garantire la protezione di questo importante sito storico.