Candelara è una pittoresca frazione del Comune di Pesaro, situata nella regione Marche, che offre un affascinante connubio tra paesaggio naturale e ricchezza storica. Questo piccolo borgo, che conta circa 1200 abitanti, si trova a soli 7 km da Pesaro, e si erge su una collina a 180 metri sul livello del mare. Il territorio circostante è caratterizzato da valli, boschi di querce, macchia mediterranea, vigneti e uliveti, con un panorama che spazia dal Mar Adriatico fino alle cime degli Appennini, come il Catria, il Nerone e il Carpegna.
L’insediamento di Candelara ha origini antichissime, probabilmente risalenti all’epoca preistorica e sicuramente abitato durante il periodo romano. Tra il VII e l’VIII secolo, il borgo si sviluppò attorno alla Pieve di Santo Stefano, un centro religioso che divenne il fulcro di una villa fortificata, con mura e torri ancora visibili oggi. Nel 1176, l’imperatore Federico Barbarossa trovò rifugio nel castello di Candelara, ospite del vescovo di Pesaro, dopo la battaglia di Legnano.
Dal XV secolo, Candelara passò sotto il controllo dei Malatesta, signori di Rimini, fino al 1445, quando furono sconfitti dalle truppe di Francesco Sforza, duca di Milano, guidate da Federico da Montefeltro, futuro Duca di Urbino. Nei secoli successivi, il paese mantenne un carattere prevalentemente agricolo, mentre il suo tessuto urbano si sviluppò attorno al Borgo, al Castello, alla Pieve e alla Villa.
Lo stemma di Candelara, raffigurante tre colline sormontate da tre candele, richiama una leggenda locale. Si racconta che per scegliere il luogo su cui costruire il paese, furono accese tre candele, e il punto in cui una di esse rimase accesa, nonostante il vento, fu scelto come sito per la fondazione del borgo. Il nome stesso di Candelara sembra derivare dalla parola latina “Candelaria”, associata al “festum candelarum”, una festa delle candele, suggerendo un legame con la luce e il fuoco, forse un antico faro.
Uno degli elementi più suggestivi di Candelara è il suo castello, a cui si accede dalla piazzetta di Borgo S. Lucia attraverso un ponte di mattoni, che nel XVI secolo sostituì il precedente ponte levatoio in legno. Dopo l’anno 1000, il castello fu fortificato con una cinta muraria, rinforzata tra il 1444 e il 1445 da Sigismondo Pandolfo Malatesta. L’intero sistema difensivo, con porta, mura e bocche da fuoco, rappresenta un esempio avanzato di architettura militare del Quattrocento.
Di particolare interesse è la torre dell’orologio, recentemente restaurata, con i suoi meccanismi ancora perfettamente funzionanti, visibili al piano superiore della Sala del Capitano. Sulla stessa strada si trova la Chiesa di San Francesco, risalente al Seicento, che però è oggi diroccata e non accessibile.
All’interno del castello, merita una visita la Chiesa di Santa Lucia, mentre nei dintorni del borgo si può ammirare l’ex-Villa Almerici, costruita su progetto dell’architetto Luigi Vanvitelli, che restaurò una struttura del XV secolo, conferendole l’eleganza tipica delle sue opere.