Il Castello della Rancia, domina la media valle del Chienti da più di settecento anni, raccontando storie di battaglie, castellani, condottieri e molti altri personaggi che hanno attraversato la sua lunga storia. La sua origine potrebbe essere collegata alle grance dei Monaci Cistercensi dell’Abbadia di Fiastra o, romanticamente, a un presunto aranceto nel cortile interno, anche se queste ipotesi non sono documentate ufficialmente.
Costruito per volere di Rodolfo II Varano nel XIV secolo, il Castello della Rancia aveva lo scopo di essere una dimora per la sua famiglia e una struttura agricola per conservare cereali e frutta, oltre che un avamposto fortificato per controllare i territori circostanti e le vie di comunicazione. I lavori di trasformazione durarono circa quattro anni, durante i quali l’edificio subì importanti modifiche.
Passato attraverso diverse proprietà, tra cui quella dei Gesuiti e dei Marchesi Bandini-Collaterali, il Castello della Rancia è oggi di proprietà del Comune di Tolentino. È diventato un importante centro culturale, ospitando il museo archeologico “Aristide Gentiloni Silverj”, l’esposizione permanente sul Musical della Compagnia della Rancia e numerose mostre temporanee, spettacoli, concerti e eventi culturali durante tutto l’anno.
Il castello è stato il teatro di numerose battaglie e vicende militari nel corso dei secoli, tra cui la famosa Battaglia della Rancia del 1815, considerata da alcuni storici come il primo scontro combattuto per l’indipendenza italiana e un precursore del Risorgimento. La battaglia viene rievocata ogni tre anni con una grande rievocazione storica che coinvolge centinaia di partecipanti provenienti da tutta Europa.
Dal punto di vista architettonico, il castello è composto da una cinta merlata rinforzata da due torri angolari a pianta quadrata e circondata da un fossato. Un tempo era difeso da un ponte levatoio, sostituito successivamente da un ponte in muratura con merlatura ghibellina.