ATTENZIONE: Il museo risulta ora temporaneamente chiuso per ristrutturazione, si consiglia di visitare il sito del museo o di chiamare i numeri di telefono indicati sul rispettivo sito web per maggiori informazioni
Il Museo dei Fossili e dei Minerali di Montefalcone Appennino, ospitato nei vasti spazi del settecentesco Palazzo Felici, è un’istituzione di grande valore per la comunità e i visitatori, con un focus particolare sui fossili locali. Questi reperti, che risalgono al Pliocene inferiore, furono oggetto di studio già nel 1880 da parte di Alessandro Mascarini, e oggi costituiscono la collezione principale del museo.
Il museo si articola in diverse sezioni tematiche. Nella sezione dedicata ai fossili locali, sono esposti circa 500 reperti, tra cui spiccano Cirripidi del genere Balanus, 60 specie di Molluschi (tra cui Murex, Nassa, Natica, Pecten), alcuni Echinodermi, denti di squalo e foglie fossilizzate. Questi fossili offrono uno sguardo affascinante sulla fauna marina che popolava la regione milioni di anni fa.
Accanto ai reperti locali, il museo espone una collezione di fossili provenienti da tutto il mondo e da diverse ere geologiche. Tra i pezzi più straordinari ci sono zanne di mammut del Mare del Nord, parti dello scheletro di un orso delle caverne dei Pirenei, trilobiti del Marocco, un uovo di dinosauro della Cina e l’uovo più grande mai deposto, quello di Aepyornis, un uccello estinto noto come “uccello elefante”.
La sezione dei minerali è altrettanto impressionante, con 1.200 esemplari esposti. Alcuni di questi sono particolarmente rari e spettacolari, come un blocco di aragonite con cristalli di zolfo perfettamente trasparenti e un blocco di stilbite con ciuffi di natrolite del peso di 26 kg. Di particolare fascino è la grotta dei minerali, dove è possibile osservare la fluorescenza di alcuni campioni sotto la lampada di Wood, creando un’esperienza visiva unica.
Al primo piano, il museo ospita anche una collezione malacologica dell’artista marchigiano Elio Ceccotti, composta da circa 300 quadri realizzati con diecimila conchiglie, dimostrando la fusione tra arte e scienza.
Ecomuseo e Educazione
Palazzo Felici non è solo un museo, ma anche la sede dell’Ecomuseo del fermano, un centro di documentazione orale che raccoglie, cataloga, conserva e divulga le conoscenze popolari della regione, tramandate oralmente da generazione in generazione.
Il museo si distingue anche per il suo impegno nell’educazione ambientale, con un Centro di Educazione Ambientale che offre attività didattiche per scolaresche e gruppi organizzati. Queste attività includono escursioni nei giacimenti fossiliferi locali e laboratori di osservazione al microscopio dei microfossili, permettendo ai partecipanti di esplorare il mondo naturale in modo diretto e interattivo.
Accessibilità
In linea con il progetto “Il museo di tutti e per tutti”, il museo ha sviluppato un percorso sensoriale dedicato, che include una guida tattile con testo in braille per le persone non vedenti. Inoltre, è in fase di attivazione un servizio di visita guidata con interprete LIS (Lingua dei Segni Italiana), accessibile a pagamento, per garantire un’esperienza inclusiva a tutti i visitatori.
Arte e Cultura
Una sala del palazzo ospita un monumentale polittico di Pietro Alemanno, un seguace di Carlo Crivelli, dipinto tra il 1475 e il 1480. Questo polittico, proveniente dalla chiesa di San Giovanni Battista, è l’unico esempio dell’artista che è rimasto integro con la sua preziosa cornice, rendendolo un tesoro artistico di inestimabile valore.