Il Polo Museale di San Francesco a Montefiore dell’Aso è un complesso culturale straordinario, nato con l’intento di trasformare l’antico convento di San Francesco, in un luogo di conservazione del patrimonio storico e artistico del territorio. Il polo museale si trova di fianco alla omonima chiesa di San Francesco e ospita collezioni che spaziano dall’arte rinascimentale alla scenografia cinematografica, offrendo ai visitatori un’esperienza unica di immersione nella cultura marchigiana.
La Sala Carlo Crivelli
La Sala Carlo Crivelli è dedicata a uno dei più importanti artisti del Rinascimento italiano. Crivelli, originario di Venezia, si trasferì nelle Marche nel 1468 e vi rimase fino alla sua morte, lavorando in città come Fermo, Ascoli Piceno e Camerino. In questa sala, al primo piano del museo, è esposto un trittico che l’artista realizzò negli anni ‘70 del Quattrocento per la Chiesa dei Minori Conventuali di Montefiore dell’Aso. Questo trittico rappresenta ciò che rimane di un polittico originariamente più ampio, smembrato e venduto sul mercato antiquario nel XIX secolo. L’opera è un’importante testimonianza della committenza francescana, con tre tavole dedicate a santi francescani, tra cui un San Francesco oggi conservato a Bruxelles.
Il Centro di Documentazione Scenografica “Giancarlo Basili”
Un’altra gemma del Polo Museale è il Centro di Documentazione Scenografica Giancarlo Basili, che ospita una vasta raccolta di materiali legati al mondo del cinema. Tra gli oggetti esposti ci sono scenografie, schizzi, fotografie e materiale video relativo a celebri film italiani. Tra i titoli presenti si trovano capolavori come Nirvana di Gabriele Salvatores, Palombella Rossa e Il Caimano di Nanni Moretti, e Io non ho paura sempre di Salvatores. Questo centro offre un’interessante panoramica sull’arte della scenografia e il suo contributo nel creare mondi cinematografici indimenticabili.
La Collezione Adolfo De Carolis
La Collezione Adolfo De Carolis è un omaggio al famoso pittore, incisore e illustratore nato a Montefiore dell’Aso. La raccolta comprende circa 500 opere, tra cui disegni, bozzetti e xilografie. Di particolare rilievo sono i 69 bozzetti a olio per il ciclo di affreschi del Salone dei Quattromila nel Palazzo del Podestà a Bologna, donati da Francesco Egidi nel 1959. Un altro importante contributo è rappresentato dalle oltre 100 xilografie donate dalla famiglia De Carolis nel 1974. La collezione si è ampliata ulteriormente nel 2006, grazie alla donazione di 250 disegni e bozzetti della famiglia di Carlo De Carolis, permettendo di ammirare da vicino il processo creativo dell’artista.
Il Museo della Civiltà Contadina
Il Museo della Civiltà Contadina, nato nel 1984, racconta la vita e le tradizioni agricole del territorio di Montefiore dell’Aso. Questa collezione è composta da circa 400 oggetti, suddivisi in sezioni che illustrano la vita quotidiana, il lavoro nei campi, l’aia e la casa. Il museo non è solo un’esposizione statica, ma offre un’esperienza sensoriale grazie al percorso audio che riproduce i suoni dell’aia e dei campi, accompagnati da canti folcloristici. Sono disponibili anche schede di sala in braille e visite guidate con interpreti LIS, rendendo il museo accessibile a tutti.
La Collezione Domenico Cantatore
L’ultima perla del Polo Museale è la Collezione Domenico Cantatore, donata dallo stesso artista nel 1989. Questa raccolta comprende 114 opere grafiche, tra cui acquetinte, acqueforti e litografie su sughero e carta. Tra le opere più celebri troviamo le famose odalische e paesaggi del Sud Italia, che riflettono lo stile inconfondibile di Cantatore. La collezione è esposta al primo piano del museo, in uno spazio appositamente dedicato.
Conclusione
Il Polo Museale di San Francesco a Montefiore dell’Aso è molto più di un museo: è un centro poliedrico che celebra l’arte, la cultura e le tradizioni del territorio marchigiano. Con le sue ricche collezioni, dalle opere di Carlo Crivelli alla documentazione scenografica di Giancarlo Basili, fino alla celebrazione del genio locale di Adolfo De Carolis, il polo museale rappresenta una tappa imperdibile per chiunque voglia scoprire il patrimonio culturale delle Marche.