Il Santuario di Loreto, iniziato nel 1469 su patrocinio di Paolo II, è un capolavoro architettonico frutto del lavoro di vari artisti nel corso dei secoli. Giuliano da Maiano e Baccio Pontelli contribuirono alla sua costruzione, conferendo all’edificio un aspetto che mescola elementi rinascimentali e tardogotici. Giuliano da Sangallo e Donato Bramante apportarono modifiche significative, mentre la facciata tardo-rinascimentale fu completata nel 1587 da tre architetti fiorentini. La basilica di Loreto è caratterizzata da absidi decorate con affreschi di Cesare Maccari, raffiguranti invocazioni mariane e scene della storia della salvezza. Le porte esterne in bronzo, forgiate nel 1600, narrano episodi religiosi.
Il palazzo apostolico, progettato da Donato Bramante e completato da Luigi Vanvitelli, affianca la basilica. I lavori furono supervisionati da vari architetti nel corso dei secoli, tra cui Antonio da Sangallo il Giovane e Giovanni Boccalini. La città di Loreto, immersa nella campagna marchigiana, è rinomata per il suo santuario, considerato il “vero cuore mariano della cristianità” da Giovanni Paolo II. Qui è conservata e venerata la Santa Casa della Vergine Maria, una casa sacra trasportata dalla Palestina a Loreto nel 1294 secondo la tradizione. La Santa Casa è venerata anche nella Basilica dell’Annunciazione a Nazareth. L’ipotesi del trasporto della Santa Casa è supportata da documenti storici, compreso uno scoperto di recente che menziona le “sante pietre portate via dalla Casa della Nostra Signora la Vergine Madre di Dio”.
Il santuario di Loreto, in provincia di Ancona, è stato abbellito da grandi artisti nel corso dei secoli, con opere come il rivestimento marmoreo disegnato da Bramante, considerato un capolavoro rinascimentale. Artisti come Cristoforo Roncalli e Francesco Selva hanno contribuito con dipinti e decorazioni. Il santuario di Loreto è diventato una meta di pellegrinaggio per milioni di fedeli provenienti da tutto il mondo, testimoniando la sua importanza nel panorama religioso internazionale.